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Domenica 21 maggio 2017, alle ore 10.00, nell'ambito del programma degli Incontri d'Arte, curati della Fondazione Banca di Vignole e Montagna Pistoiese, in collaborazione con la Banca di Vignole e della Montagna Pistoiese, avrà luogo la visita guidata al Museo e giardino didattico del ferro di Pontepetri e alla Ferriera di Maresca. La visita è gratuita e aperta a tutti. Per info e prenotazioni: tel. 0573 7070301
L’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, in parte all’aperto e situato sui monti omonimi, comprende varie aree tematiche, dalle attività protoindustriali a quelle della vita quotidiana. L’integrazione dell’uomo con la natura è la chiave di questo museo disseminato sul territorio montano pistoiese. Nato nel 1990, su iniziativa dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Pistoia, l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese è un insieme coordinato di itinerari all’aperto, con musei e centri per la didattica sull’Appennino settentrionale toscano. Oggi, gli itinerari all’aperto sono sei (del ferro, del ghiaccio, dell’arte sacra, della vita quotidiana, della pietra e naturalistico) ciascuno con un proprio museo e relativi apparati didattici. L’itinerario del ferro, scelto per la nostra visita, racconta la storia della siderurgia in epoca pre-industriale, presente sulla Montagna Pistoiese già nel XV secolo, quando la zona divenne primo polo siderurgico del Granducato di Toscana. La montagna, con i suoi fitti boschi e l’abbondanza di acqua, era, infatti, ricca di energia naturale e garantiva la forza motrice e il combustibile per gli antichi opifici di lavorazione del ferro. Il museo espone, dal 1999, attrezzi per lavorare il ferro provenienti dalle antiche ferriere locali. Nel giardino pubblico, vicino al museo, sono visibili due grandi ruote in legno e un maglio che si muovono con l’energia dell’acqua. Dal giardino didattico è possibile proseguire, per circa 600 m, lungo il sentiero della Ferriera, fino alla presa d’acqua sul torrente Maresca. L’antica gora, che scorre accanto, alimentava, un tempo, la ferriera di Pontepetri, risalente al XVIII secolo e demolita nel 1978.
Ferriera di Maresca.
A Maresca, è stata restaurata la più antica ferriera di tutta la Toscana. Attestata fin dal XV secolo, ha lavorato fino agli anni ’80 del 1900. Il restauro dell’edificio è stato avviato nel 2014, grazie a finanziamenti europei, statali e di istituzioni private. È attestato che gli Appiani, signori di Piombino e dell’Isola d’Elba, fecero costruire la ferriera dove il ferro, estratto nelle miniere dell’Isola d’Elba, era trasformato in utensili. La scelta ricadde su questa valle sia per la ricchezza di legname che di acqua. L’intera montagna pistoiese, infatti, era nota come la “Grande Selva”. Erano forgiati, in prevalenza, attrezzi per l’agricoltura (zappe, vanghe, aratri etc.) e per l’attività boschiva (asce, accette e soprattutto pennati). La produzione divenne di elevata qualità, tanto che la stessa era esportata anche nelle regioni del Nord Italia. Con la costruzione degli stabilimenti S.M.I. (Società Metallurgica Italiana) a Campo Tizzoro e a Limestre, l’economia della valle si trasformò e subì l’influenza e l’interesse dell’industria bellica.
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