Frammento del Cristo


Frammento del Cristo
Anno della donazione: 2015
Vanni Melani, 1990

La scultura in terracotta refrattaria e patinata “Frammento del Cristo” (1990, 45x50x15 cm) è stata donata alla Fondazione dall'artista Vanni Melani il 15/12/2015.

Note dell’artista sull'opera:

“Il “Frammento del Cristo” cotto in terra refrattaria e patinata, eseguita nel 1990 è il terzo soggetto del Cristo che ho affrontato.
Soggetto ostico con duemila anni di storia iconografica con la quale si rinnova sempre il mistero, nel momento in cui si affronta l'esecuzione del soggetto e, soprattutto, quando si devono immortalare i caratteri fisionomici.
Il mio primo Cristo, “Il Cristo della montagna”, fu affrontato nel 1978, in occasione del primo trekking della traversata degli Appennini (da Pistoia al Mare). Tale opera, collocata nella chiesa di San Matteo in Sammommè, già nuova nella sua impostazione, rappresenta il corpo del Cristo appeso su di un olivo, con un corpo non più giovane e con il volto che richiama quello di mio padre, scomparso l'anno precedente.
Nel 1988, mi fu commissionato per la chiesa di S. Joseph a Washington D.C., un polittico composto da un Cristo e tre rilievi, in memoria dei caduti americani, nella seconda guerra, sui nostri Appennini.
In quella occasione, il Cristo, sempre su di un olivo, ha, posta sulla fronte, una fascia, simbolo delle sofferenze nella guerra in Vietnam.
Il “frammento del Cristo”, opera donata alla Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese, assume l'aspetto del “guerriero”, un Cristo che interviene con forza contro le cattiverie, protettore dei più deboli. L'espressione dovrebbe stigmatizzare la volontà di intervenire risolutivamente in aiuto degli oppressi.
 
Nato a Pistoia nel 1944, Vanni Melani si forma principalmente nell’atelier del padre Vasco, pittore e direttore del Museo Civico di Pistoia, ma anche frequentando gli studi degli artisti pistoiesi Umberto Mariotti e Jorio Vivarelli. Perfeziona, in seguito, la propria arte in Olanda, affinando le tecniche di la lavorazione della ceramica, e in Svizzera, per ciò che concerne le incisioni grafiche.
Conseguito il Diploma di Maestro d’Arte nel 1962 e, successivamente, l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole superiori, si dedica con passione, da allora, alla formazione artistica dei propri allievi.
 Dal 1993 dirige ad Agliana il laboratorio comunale “Officinae”, vero e proprio atelier e scuola d’arte di scultura plastica in ceramica, pittura, disegno e storia dell’arte.
Le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private, sia in Italia che all’estero.

La scultura entrerà a far parte del patrimonio della Fondazione e, in linea con le finalità istituzionali dell’ente, che fin dalla sua istituzione sostiene la tutela e la valorizzazione dei beni artistici del territorio, sarà messa a disposizione della cittadinanza per mostre, pubblicazioni, ricerche ed altre iniziative pubbliche di natura culturale.