Visita al Santuario della Madonna della Fontenuova e al Museo della Città e del Territorio


08
MAG
2010
Visita al Santuario della Madonna della Fontenuova e al Museo della Città e del Territorio
Incontri d'Arte 2010
Monsummano

Fondata nel 1602, per volontà del granduca Ferdinando I de’ Medici, la Basilica della Madonna della Fontenuova costituisce il cuore storico e urbanistico di Monsummano Terme. Il Santuario sorge sul luogo di un antico tabernacolo, oggi inglobato nell’altare maggiore, che reca l’immagine della Vergine col Bambino tra quattro Santi, alla quale furono riferiti vari eventi prodigiosi.
Ferdinando I decretò la costruzione del tempio, incaricando del progetto l’architetto Gherardo Mechini, che, all’epoca, doveva essere impegnato nei lavori della villa medicea di Montevettolini. Il 30 dicembre di quello stesso anno, il gran principe Cosimo pose la prima pietra del Santuario. Come per la villa, la direzione dei lavori fu affidata a Domenico Marcacci, che portò a termine la costruzione dell’edificio nel 1605. La Basilica fu consacrata nel 1616, ma la decorazione degli interni si protrasse ancora a lungo. Di tradizionale impianto a croce latina, a una sola navata, la chiesa è circondata su tre lati da un portico. Sotto quest’ultimo, quattordici lunette, dipinte dal fiorentino Giovanni Mannozzi da Sangiovanni, narrano la storia del Santuario e dei miracoli della Vergine della Fontenuova; furono eseguite tra il 1630 ed il 1633, quando il pittore si rifugiò in Valdinievole per sfuggire alla peste che infuriava a Firenze. L’edificio, di rara eleganza e sobrietà compositiva, riveste grande interesse per la sua omogeneità stilistica e per l’armonica continuità tra la struttura architettonica e i preziosi apparati decorativi. Al suo interno, infatti, appaiono come incastonati nel soffitto intagliato e dorato i dipinti di Matteo Rosselli, Gregorio Pagani e Donato Mascagni. Decorano le pareti della navata e gli altari del transetto altri quadri di maestri del Seicento fiorentino, tutti eseguiti nel primo trentennio del secolo.
MUSEO DELLA CITTÀ E DEL TERRITORIO - Inaugurato nel 1998, nei locali dell’Osteria dei Pellegrini, il Museo della Città e del Territorio è stato concepito sulla base di principi innovativi rispetto ai musei tradizionali, configurandosi come una struttura in progressiva crescita e in continua trasformazione, atta a documentare i diversi aspetti del territorio, illustrati nell’itinerario museale attraverso pannelli, riproduzioni, reperti, plastici e documenti interattivi. L’allestimento museale si articola in dieci sezioni, cui si aggiunge quella di ingresso -Ambiente e Storia- che ha funzione di coordinamento.