Visita al Corridoio Vasariano


21
MAR
2009
Visita al Corridoio Vasariano
Incontri d'Arte 2009 Visite guidate gratuite
Firenze

Il Corridoio Vasariano, lungo più di un km e largo 3,5 m, fu costruito nel 1565, in soli 5 mesi, da Giorgio Vasari (Arezzo 1511-Firenze 1574), l’architetto degli Uffizi, per volere del granduca Cosimo dé Medici in occasione
del matrimonio di suo figlio, il principe Francesco, con Giovanna d’Austria. Il Corridoio è una via coperta che unisce Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, passando attraverso la Galleria degli Uffizi e attraversando il fiume
Arno sopra il Ponte Vecchio. Fu progettato come una via confortevole e privata per unire la residenza del Granduca (Palazzo Pitti) con gli Uffizi (che significa uffici), dove il Granduca lavorava. Inoltre, questo collegamento offriva alla famiglia Medici, una via di fuga sicura, in caso di rivolta e una possibilità di muoversi in segreto, senza essere visti dall’esterno. Fra le curiosità di questo passaggio sopraelevato c’è il giro intorno alla torre de’ Mannelli all’estremità del Ponte Vecchio, per la strenua opposizione della famiglia proprietaria di questo edificio medievale ad abbatterla. Al centro del Ponte Vecchio, si aprono una serie di grandi finestre panoramiche sull’Arno in direzione del Ponte Santa Trinita. Queste finestre, ben diverse dai piccoli e discreti oblò rinascimentali, furono
realizzate nel 1939 su desiderio di Benito Mussolini. In quell’anno, Adolf Hitler venne in visita ufficiale per stringere l’Asse fra Italia e Germania, passando anche da Firenze. Si dice che la vista fu molto gradita al Führer ed ai gerarchi nazisti e, forse, fu la possibile ragione che salvò il ponte dalla distruzione, a differenza di tutti gli altri ponti cittadini distrutti in seguito alla ritirata nazista. Come immortalato in un episodio del film Paisà di Roberto Rossellini, sul finire della Seconda Guerra Mondiale, il passaggio sul Corridoio Vasariano era l’unico punto di attraversamento nord-sud della città.
Superato l’Arno, il corridoio passa sopra il loggiato della facciata di Santa Felicita e, con un balcone, protetto da una pesante cancellata, si affaccia direttamente dentro la chiesa. Ciò consentiva ai componenti della famiglia
granducale di assistere alla messa, senza scendere tra il popolo. Nel Corridoio, attualmente, sono esposte opere che fanno parte della collezione della Galleria degli Uffizi, alcune delle quali sono state seriamente danneggiate dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dall’alluvione di Firenze del 1966 e dalla bomba di via dei Georgofili del 1993. Da citare vari dipinti italiani dei secoli XVI e XVII e la collezione di autoritratti di artisti italiani e stranieri più grande del mondo. Sono, inoltre, esposti, molti ritratti di personaggi illustri di ogni età e nazione; questi ultimi fanno parte della sezione iconografica del museo.