Donati dal figlio Vanni alla Fondazione nove dipinti di Vasco Melani


17
LUG
2013
Donati dal figlio Vanni alla Fondazione nove dipinti di Vasco Melani
Pistoia

Uno degli indiscussi protagonisti della vita culturale pistoiese del Novecento, un intellettuale eclettico dai molteplici interessi, la cui attività ha spaziato in un campo di azione quanto mai vasto ed ampio possibile: dalla pittura alla scrittura, dalla ricerca archeologica alla didattica artistica, dall’esperienza militare in Africa alla partecipazione alla Resistenza, dalla direzione del Museo Civico pistoiese alla divulgazione dell’arte contemporanea, molti sono stati i settori toccati dall’intensa attività di Vasco Melani. Questo l’intenso profilo dello scrittore ed artista, fiorentino di nascita ma pistoiese di adozione, a cui la Fondazione Banche di Pistoia e Vignole-Montagna Pistoiese ha dedicato, questo inverno, presso la Sale Affrescate del Comune di Pistoia, la mostra antologica a cura di Anna Agostini “Vasco Melani (1910-1976). Un intellettuale del fare”.

Ed è dunque a seguito della fortunata esposizione, che il figlio Vanni, a sua volta apprezzato scultore ed ex-docente di educazione artistica, ha voluto donare alla Fondazione nove dei dipinti messi in mostra, realizzati dal padre dal ‘32 al ’64, affinché diventino oggetto di studio e di esposizione pubblica permanente.

L’allestimento espositivo, che si sviluppava nei quattro locali delle Sale Affrescate, analizzava infatti la complessa e poliedrica figura di artista, pubblicista, scrittore e archeologo, esibendo ben cinquanta opere circa, fra pitture ad olio, disegni e riproduzioni di quadri non reperibili, ed avvalendosi anche di ulteriore e svariato materiale documentario di approfondimento, come cataloghi di mostre, articoli di giornale, foto, lettere e altri scritti.

Un voluminoso e ricco corpus espositivo, teso a dare conto dei numerosi temi e ambiti di interesse toccati dall’opera di Vasco Melani, versatile intellettuale, al quale si devono, in particolare, sia l’adozione del sistema di catalogazione delle collezioni civiche di Pistoia, tuttora in uso, sia la diffusione in città di un interesse per l’arte contemporanea del tutto nuovo ed aperto alle influenze europee, sia la promozione della ricerca e della salvaguardia dei beni archeologici del territorio.

“Una figura che tanto ha contribuito alla vita culturale pistoiese del dopoguerra e che meritava di essere riscoperta e valorizzata”, come ha sottolineato, durante la presentazione della mostra, sabato 22 dicembre 2012, il presidente della Fondazione Franco Benesperi.

I quadri donati, perciò, come è nelle finalità istituzionali della Fondazione - che fin dalla sua costituzione “opera per sostenere e valorizzare il territorio e le sue personalità più illustri e rappresentative”, come ha ricordato il presidente Benesperi - saranno messi a disposizione della cittadinanza per mostre, pubblicazioni, ricerche ed altre iniziative pubbliche di natura culturale.